EVENTI DAL MONDO DELLA FOTOGRAFIA
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0075 – ELLIOT ERWITT. PHOTOGRAPHS – FIRENZE
Fino al 22 gennaio 2023
Il percorso espositivo nel capoluogo toscano celebra l’opera del maestro Erwitt, che quest’anno ha compiuto 94 anni.
Fotografie che offrono uno spaccato della storia e del costume del Novecento attraverso ritratti a grandi star del cinema, potenti del mondo, che vanno oltre i personaggi mostrando la loro intimità e umanità.
In mostra si incontrano i famosi ritratti di Che Guevara che sorride, di Kerouac, di Marlene Dietrich, e ancora fotografie che hanno fatto la storia, come Jackie Kennedy al funerale del marito brutalmente assassinato, o il diverbio tra i due leader Nixon e Krusciev, in cui il dito puntato di Nixon lo fa apparire quasi minaccioso, alterando la percezione di chi lo osserva.
Presenti anche i celebri scatti di Marilyn Monroe, diva che Erwitt conosceva bene e che ci restituisce in una versione insolita, pensosa e priva di pose e maschere, oppure nel pieno del suo personaggio all’interno del set di The Misfits, che segnò la fine di un’epoca, la fine del suo matrimonio con lo sceneggiatore del film Arthur Miller ma anche l’ultimo film con Clark Gable, che morirà poco dopo le riprese.
Nel percorso espositivo anche le foto dei suoi amati cani, metafora del genere umano a cui Erwitt ha dedicato numerosi libri, e un portfolio di immagini dedicate all’amore, fra queste il bacio di due innamorati riflessi nello specchietto dell’auto al tramonto, rimasta a lungo nel suo archivio e riscoperta in tempi recenti. Ci sono poi foto private, come quella alla sua primogenita Ellen, ancora neonata osservata nel letto dalla madre, e gli autoritratti di Erwitt segno distintivo della sua grande autoironia.
LUOGO
Villa Bardini
Costa San Giorgio, 2-4 Firenze FI
Dal martedì alla domenica (chiuso il Lunedì) – 10.00 – 19.00 – ultimo ingresso ore 18
0073 – ROBERT CAPA. L’OPERA 1932-1954 – ROVIGO
Fino al 29 gennaio 2023
Robert Capa. L’Opera 1932-1954, al Roverella, fino al 29 gennaio 2023, è la nuova mostra, che presenta ben 366 fotografie selezionate dagli archivi dell’agenzia Magnum Photos e ripercorre le tappe principali della sua carriera, dando il giusto spazio ad alcune delle opere più iconiche che hanno incarnato la storia della fotografia del Novecento.
Tuttavia essa non è pensata solo come una retrospettiva dell’opera di Robert Capa, ma mira piuttosto a rivelare attraverso le immagini proposte le sfaccettature, le minime pieghe di un personaggio passionale e in definitiva sfuggente, insaziabile e forse mai pienamente soddisfatto, che non esita a rischiare la vita per i suoi reportage.
L’esposizione non si limita alle rappresentazioni della guerra che hanno forgiato la leggenda di Capa. Nei reportage del fotografo, come in tutta la sua opera, esistono quelli che Raymond Depardon chiama “tempi deboli”, contrapposti ai tempi forti che caratterizzano le azioni; i tempi deboli ci riportano all’uomo Endre Ernő Friedmann, alla sua sensibilità verso le vittime e i diseredati, a quello che in fin dei conti è stato il suo percorso personale dall’Ungheria in poi. Immagini che lasciano trapelare la complicità e l’empatia dell’artista rispetto ai soggetti ritratti, soldati, ma anche civili, sui terreni di scontro, in cui ha maggiormente operato e si è distinto.
LUOGO
Palazzo Roverella
via Laurenti 8/10, Rovigo
0072 – NINO MIGLIORI. L’ARTE DI RITRARRE GLI ARTISTI – PARMA
Fino al 10 Aprile 2023
Migliori è stato, fin dal 1948, uno strenuo indagatore delle possibilità offerte dal mezzo, dai procedimenti tecnici e dai materiali della fotografia. Sono 86 le opere inedite, quasi tutte ritratti di artisti da lui frequentati, realizzate tra gli anni cinquanta ed oggi dal , che consentono di ripercorrere, attraverso le diverse tecniche adottate, le ricerche e le esplorazioni del mezzo fotografico condotte nel corso di oltre settant’anni di attività.
Cinque le sezioni: i ritratti in bianco e nero, avviati negli anni ‘50, quando Migliori è a Venezia e frequenta la casa di Peggy Guggenheim, e sviluppati fino agli anni recenti; le immagini a colori nelle quali spesso opera una dislocazione dei piani e talvolta ritaglia le immagini e le ricolloca nello spazio; le sequenze di immagini tratte dal mezzo televisivo e concepite come fotogrammi in divenire; le grandi “trasfigurazioni” (100 x 100 cm) a colori in cui Migliori interviene “pittoricamente” sull’immagine; i ritratti recenti in bianco e nero “a lume di fiammifero”, che applicano alcune sue ricognizioni condotte su sculture “a lume di candela”.
LUOGO
Reggia di Colorno
Piazza Giuseppe Garibaldi 26
PARMA
http://www.reggiadicolorno.it
0071 – STEVE McCURRY. TEXTURE – CARAGLIO (CN)
Fino al 29 gennaio 2023
Dal 29 settembre, “Steve McCurry. Texture” la nuova mostra Artea al Filatoio di Caraglio. Cento fotografie, tra immagini iconiche e inedite, in un percorso evocativo che si intreccia con l’anima dell’antico setificio e le trame dei tessuti conservati dalla prestigiosa Fondazione Antonio Ratti.
La mostra Steve McCurry Texture indaga il rapporto intrinseco tra l’essere umano e il modo di vestire, acconciarsi e apparire. Il celebre fotografo umanista americano, attraverso il suo potente obiettivo, accompagna i visitatori in un viaggio che documenta etnie, popoli e culture differenti. Cento scatti selezionati, tra immagini iconiche e fotografie inedite, in un percorso espositivo in grado di dialogare profondamente con l’anima del Filatoio – uno dei più antichi setifici meglio conservati d’Europa – e i preziosi tessuti della Fondazione Antonio Ratti.
Una narrazione che parte da una sezione dedicata al tema della manifattura e della produzione e prosegue con una galleria dei più famosi ritratti di Steve McCurry, in cui i soggetti ripresi esprimono con fierezza il loro “essere” tanto nei ricchi abiti tibetani quanto nelle più semplici vesti dei rifugiati afgani, come nel caso dell’icona Sharbat Gula. L’esposizione, infine, consente di ritrovare tutte le più celebri fotografie di McCurry in una vera e propria retrospettiva dei suoi molteplici progetti.
LUOGO
Filatoio di Caraglio
Via Matteotti, n.40
12023 Caraglio (CN)
0070 – GREGORY CREWDSON. EVENINGSIDE – TORINO
Fino al 22 gennaio 2023
Le Gallerie d’Italia di Torino ospitano, a partire dal 12 ottobre 2022 e fino al 22 gennaio 2023, la grande mostra di uno dei più grandi fotografi contemporanei, Gregory Crewdson, che presenta in anteprima internazionale a Torino, e per la prima volta in un museo, il terzo capitolo della sua trilogia commissionata per l’occasione da Intesa Sanpaolo.
La mostra “Gregory Crewdson. Eveningside”, curata da Jean-Charles Vergne, riunisce per la prima volta le tre serie del fotografo concepite tra il 2012 e il 2022. Pensate come una trilogia, offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione, rivelando il versante intimo dell’universo che ha fatto di Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia. Messi in scena facendo ricorso ai mezzi propri del cinema, i suoi scatti hanno progressivamente legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare ispirandosi a un certo tipo di immagini cinematografiche radicate nella memoria collettiva e nella cultura letteraria americana.
Eveningside è il terzo ed ultimo nucleo della trilogia di Crewdson iniziata con Cathedral of the Pines (2013-2014) e An Eclipse of Moths (2018-2019). In contrasto con le foreste solitarie e remote di Cathedral of the Pines e dei cupi paesaggi post-industriali di An Eclipse of Moths, con la serie inedita Eveningside il fotografo esplora figure umane isolate entro i confini della loro vita quotidiana, dove l’atmosfera richiama il cinema noir classico e la tradizione del bianco e nero in fotografia, rendendo il lavoro ancora più affascinante.
LUOGO
Gallerie d’Italia – Torino
Piazza San Carlo, 156
10121 Torino
0069 – COLLECTION – LA COLLEZIONE BACHELOT – Accademia di Francia – Roma
Fino al 15 gennaio 2023
Questo autunno l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ospiterà COLLECTION, mostra che celebra la collezione di fotografie di Florence e Damien Bachelot.
Un’eccezionale serie di circa 150 fotografie che ripercorrono un secolo di storia dell’immagine attraverso gli scatti di Diane Arbus, Édouard Boubat, Mohamed Bourouissa, Marcel Bovis, Brassaï, Gilles Caron, Henri Cartier-Bresson, Philippe Chancel, Stéphane Couturier, Bruce Davidson, Luc Delahaye, Robert Doisneau, Gilles Ehrmann, Véronique Ellena, Mitch Epstein, Louis Faurer, Andreas Feiniger, Robert Frank, Paul Fusco, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Nan Goldin, Paul Graham, Harry Gruyaert, Dave Heath, Laura Henno, René Jacques, Ray K. Metzker, Nadav Kander, Chris Killip, François Kollar, Josef Koudelka, Dorothea Lange, Saul Leiter, Christian Lemaire, Leon Levinstein, Helen Levitt, Vivian Maier, Susan Meiselas, Joel Meyerowitz, Janine Niepce, Willy Ronis, Joy Judith Ross, Arthur S. Siegel, Eugene Smith, Mike Smith, Paul Strand e Sabine Weiss.
Una lettura in profondità della storia della fotografia incentrata sull’Umanità e la sua relazione con il proprio ambiente, dove l’effervescenza della città va di pari passo con la poesia solitaria del ritratto.
LUOGO
Villa Medici – Accademia di Francia
Viale della Trinità dei Monti, 1
Roma
0068 – GIOCHI DI VERITA’. RAPPRESENTAZIONE, RITRATTO, DOCUMENTO – Soliera (MO)
Fino al 15 gennaio 2023
Spazio alla fotografia e alle autrici italiane al Castello Campori con la mostra Giochi di verità. Rappresentazione, ritratto, documento, con opere provenienti dalla Collezione Donata Pizzi. Il percorso espositivo comprende oltre 80 fotografie che portano la firma di Paola Agosti, Tomaso Binga, Lisetta Carmi, Silvia Camporesi, Libera Mazzoleni, Marinella Senatore, Silvia Rosi, Elisabetta Catalano, Liliana Barchiesi, Betty Bee, Luisa Lambri, Ottonella Mocellin, tra le altre.
Lungo un arco temporale di oltre cinquant’anni (dal 1965 ad oggi), la mostra ripercorre momenti significativi della fotografia italiana mettendo in luce le evoluzioni concettuali, estetiche e tecnologiche che si sono sviluppate negli ultimi decenni. La centralità del corpo, il rapporto tra memoria privata e collettiva, le dinamiche e i riti della vita familiare, sono elementi costitutivi e identitari che si leggono oltre le singole voci delle artiste e i momenti storici in cui sono vissute o vivono e operano.
LUOGO
Castello Campori
Piazza Fratelli Sassi 2, Soliera (MO)
ORARI DI APERTURA
Sabato, domenica e festivi
Ore 9.30-13.00 e 15.00-19.30
BIGLIETTI
Ingresso gratuito
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0067 -A JAZZ STORY – WILLIAM PAUL GOTTLIEB – Milano
Fino al 3 dicembre 2022
E’ la Storia raccontata dalla Fotografia. A Jazz Story è la mostra. composta da 60 immagini (da riproduzioni digitali da stampe d’epoca e negativi) degli scattate di William Paul Gottlieb tra il 1938 e il 1948, durante la cosiddetta Golden Age of Jazz, quando lo Swing raggiunse il suo apice e si sviluppò il Jazz moderno.
A inviare Gottlieb nei principali locali jazz di Washington e soprattutto di New York City erano la prestigiosa testata Washington Post e le riviste specializzate Downbeat e Record Changer. I suoi ritratti di artisti jazz sono forse i più riprodotti nella storia della fotografia americana. A risultare vincente nei suoi articoli e poi, in particolare, nei suoi scatti la capacità di catturare le personalità dei suoi soggetti con estrema sensibilità e senso della narrazione, non solo sul palco ma anche una volta smessi i panni delle star mentre sono nei camerini, in strada o durante le sessioni di prova.
A fare da sfondo una New York notturna e suggestiva, spesso ritratta a colori, un soluzione inedita per un’epoca in cui la fotografia non in bianco e nero era tecnicamente ancora all’inizio e scarsamente diffusa sia a livello professionale che amatoriale.
Abile artigiano, fotografo autodidatta, nei suoi reportage giornalistici e fotografici ha intervistato e ritratto i principali musicisti del Jazz dell’epoca tra cui Louis Armstrong, Billy Holiday, Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Miles Davis, Thelonious Monk, Frank Sinatra, Cab Calloway e molti altri che hanno fatto la storia e la cultura del Jazz.
La collezione è considerata dalla critica un importante e insostituibile contributo alla documentazione della cultura americana in un periodo in cui il Jazz raggiungeva il suo massimo livello di popolarità e diventava un carattere essenziale e riconosciuto anche all’estero della società statunitense.
LUOGO
La Casa di Vetro
via Luisa Sanfelice, 3
Milano
0066 – LISETTA CARMI. SUONARE FORTE – Gallerie d’Italia – Torino
Fino al 22 gennaio 2023
Alle Gallerie d’Italia di Torino è in programma dal 22 settembre 2022 al 22 gennaio 2023 la grande mostra monografica dedicata a Lisetta Carmi, una delle personalità più interessanti del panorama fotografico italiano, recentemente scomparsa all’età di 98 anni.
Con il progetto “La Grande Fotografia Italiana” affidato a Roberto Koch, le Gallerie d’Italia – Torino si propongono di dare spazio ai maestri della fotografia italiana attraverso una serie di mostre dedicate: “Lisetta Carmi. Suonare Forte” inaugura il primo di questi appuntamenti volti a celebrare la grande fotografia italiana del Novecento.
Il titolo della mostra dedicata a Lisetta Carmi evoca la sua formazione di pianista ma anche il coraggio di cambiare direzione, di intraprendere percorsi diversi, per seguire la sua ostinata volontà di dare voce agli ultimi.
In mostra saranno presenti oltre 150 foto scattate tra gli anni Sessanta e Settanta, incluse alcune tra le opere più salienti del suo lavoro: dallo straordinario reportage sul mondo dei travestiti, unico nel suo genere e diventato negli anni Settanta un libro di culto, con la sua declinazione del tutto inedita a colori, alla documentazione del parto, oltre ai lavori fotografici dedicati al mondo del lavoro in Italia e all’estero e ai ritratti di Ezra Pound.
LUOGO
Gallerie d’Italia – Torino
Piazza San Carlo, 156
10121 Torino
0065 – LA TERRA VISTA DAL CIELO – Yann Arthus-Bertrand – Pinerolo (TO)
Fino al 30 novembre 2022
La mostra fotografica “La terra vista dal Cielo” è un’esposizione di 133 spettacolari immagini aeree realizzare dal fotografo francese Yann Arthus-Bertrand, organizzata dal Rotary Club di Pinerolo con il patrocinio del Comune.
E’ il racconto delle meraviglie della Terra e denota una passione ambientalista smisurata che convivono nella mostra a ingresso libero, aperta fino al 30 Novembre: raccoglie le immagini del progetto “La terre vue du ciel”, realizzato dal Arthus Bertrand nel 1994, con il patrocinio dell’UNESCO: 133 fotografie, formato 185 cm x 125 cm, con didascalia in italiano ed inglese, che rappresentano un inventario dei più bei paesaggi del mondo fotografati dal cielo, il cui obiettivo è testimoniare la bellezza della terra e proteggerla. Una mostra fotografica che ha fatto il giro del mondo, con installazioni in oltre 110 città e circa 120 milioni di visitatori, e che per tre mesi approda a Pinerolo in un luogo speciale: la Cavallerizza Caprilli. Edificio in stile Art Nouveau simbolo della città, la Cavallerizza è stata costruita nel 1910 ed è uno dei maneggi coperti tra i più belli d’Europa, seconda per grandezza solo alla Cavallerizza di Vienna, simbolo della leggendaria Scuola di Equitazione che qui ha prosperato.
La mostra, visitabile dal lunedì alla domenica, mira a promuovere l’importanza della cura e tutela dell’ambiente per le persone e rientra in un più ampio progetto promosso dal Rotary Club Pinerolo.
Oltre all’esposizione fotografica, sono infatti previste due azioni: incrementare il patrimonio forestale della città e promuovere il rispetto dell’ambiente.
LUOGO
Cavallerizza Caprilli, Viale della Rimembranza, Pinerolo (TO)
Ingresso gratuito
Orari mostra: Lun-Ven: 15.00 – 19.00 (al mattino solo su prenotazione per scuole o gruppi)
Sabato e Domenica: 10.30 – 18.30
0063 – RICHARD AVEDON – Relationships – Milano
Fino al 29 gennaio 2023
Dal 22 settembre 2022 al 29 gennaio 2023, Palazzo Reale di Milano celebra Richard Avedon (1923-2004), uno dei maestri della fotografia del Novecento, con la mostra dal titolo Richard Avedon: Relationships che ne ripercorre gli oltre sessant’anni di carriera attraverso 106 immagini provenienti dalla collezione del Center for Creative Photography (CCP) di Tucson (USA) e dalla Richard Avedon Foundation (USA).
La rassegna consentirà di approfondire le caratteristiche innovative dell’arte di Avedon che ne hanno fatto uno degli autori più influenti del XX secolo; se da un lato, ha rivoluzionato il modo di fotografare le modelle, trasformandole da soggetti statici ad attrici protagoniste del set, mostrando anche il loro lato umano, dall’altro, i suoi sorprendenti ritratti di celebrità, in bianco e nero e spesso di grande formato, sono capaci di rivelare il lato psicologico più interiore della persona ritratta.
Una sezione è dedicata alla collaborazione tra Richard Avedon e Gianni Versace, iniziata con la campagna per la collezione primavera/estate 1980, che decretava l’esordio dello stilista, fino a quella della collezione primavera/estate 1998, la prima firmata da Donatella Versace.
Il percorso espositivo, suddiviso in dieci sezioni – The Artist, The Premise of the show, Early Fashion, Actors and Directors, Visual Artists, Performing Artists / Musicians and writers / Poets, Avedon’s People, Politics, Late Fashion, Versace – si costruisce attorno alle due cifre più caratteristiche della sua ricerca: le fotografie di moda e i ritratti.
LUOGO
Palazzo Reale – Milano
Piazza del Duomo, 12 – Milano
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0062 – ROBERT DOISNEAU – Torino
Fino al 14 febbraio 2023
Dall’11 ottobre 2022 CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia propone la grande retrospettiva sul maestro francese Robert Doisneau, uno dei più importanti fotografi del Novecento, attraverso oltre 130 immagini provenienti della collezione dell’Atelier Robert Doisneau.
A partire da una delle fotografie più conosciute al mondo – lo scatto del bacio di una giovane coppia indifferente alla folla dei passanti e al traffico della place de l’Hôtel de Ville di Parigi – la mostra esplora l’opera di un celebre fotografo come Doisneau che, insieme a Henri Cartier-Bresson, è considerato uno dei padri fondatori della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada. Con il suo obbiettivo, espressione di uno sguardo empatico e ironico, Doisneau ha catturato la vita quotidiana degli uomini, delle donne, dei bambini di Parigi e la sua banlieue, con tutte le emozioni dei gesti e delle situazioni in cui sono impegnati. Le immagini in mostra ne testimoniano lo stile in grado di mescolare curiosità e fantasia, ma anche una libertà d’espressione che fa proprie le logiche del surrealismo reinterpretandole in chiave ironica.
LUOGO
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
via delle Rosine 18,
10123 Torino
https://camera.to/
0061 – LA SEGRETA MANIA, GIOVANNO VERGA FOTOGRAFO – Virzini (CT)
Fino al al 18 settembre
A lungo ignorato, Giovanni Verga fu un attivo fotografo, linguaggio che accostò per diversi anni al proprio lavoro letterario.
L’esposizione, che sarà aperta fino al 18 settembre, e in occasione del centenario della sua morte è volta a far scoprire la passione di Verga per la fotografia – che egli stesso aveva definito la sua “segreta mania” – e il ruolo che questa rivestì nella sua vita.
La scoperta delle lastre di vetro e dei rullini su cui lo scrittore aveva impresso le sue immagini risale ormai al 1970, ma la sua produzione fotografica è ancora poco nota al grande pubblico. Una produzione che vede come protagonista la Sicilia urbana e rurale – la stessa che l’autore descriveva anche nelle pagine scritte – ma anche altri e più inaspettati paesaggi, come quelli dei laghi lombardi, della Svizzera, di Bormio e dei suoi dintorni che Verga ebbe modo di visitare partendo da Milano, dove visse a lungo. Sono numerosi inoltre i ritratti, dove – oltre a parenti e amici – spesso compaiono fattori, contadini, massari e cameriere: gli stessi personaggi semplici che animavano anche i suoi romanzi e le sue novelle.
Il centenario della morte di Giovanni Verga ha rappresentato l’occasione per ravvivare un rapporto di lunga data tra il Comune di Vizzini, il Museo “Immaginario Verghiano” e la Fondazione 3M
“La segreta mania” non mostra però le foto originali scattate dallo scrittore siciliano, purtroppo andate perdute, ma stampe recenti realizzate con un’accurata ricerca filologica per riprodurne le corrette tonalità.
LUOGO
Museo Civico “Immaginario Verghiano” – Vizzini (CT)
https://www.facebook.com/Museodellimmaginarioverghiano/
0060 – OLIVIERO TOSCANI – PROFESSIONE FOTOGRAFO – Milano
Fino al 25 settembre 2022
La mostra, dopo quella di Bologna – è promossa dal Comune di Milano-Cultura e propone 800 scatti di Toscani, presentando al pubblico tratti iconici del suo lavoro e opere meno conosciute, raccontando la carriera di un uomo dallo sguardo geniale e provocatorio che negli anni ha influenzato i costumi di diverse generazioni e fatto discutere il mondo sui temi più disparati.
La mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo raccoglie i lavori da lui realizzati dai primi anni ’60 fino a oggi: immagini e campagne pubblicitarie che lo hanno reso noto e riconoscibile in tutto il mondo, nonostante la mancanza di alcun logo commerciale, perché da sempre la sua caratteristica è quella di usare il mezzo pubblicitario senza mostrare il prodotto, rendendo quindi la sua fotografia applicabile alla comunicazione di qualunque brand.
Definito “pubblicitario” da larga parte del pubblico o della critica, la sua storia e il suo lessico dicono una cosa molto diversa: Oliviero Toscani è un fotografo, un artista convinto che è nella massima diffusione che si manifesta l’efficacia di un messaggio. Quindi non un pubblicitario che usa la fotografia, ma un artista che sfrutta i canali della pubblicità come mezzo e mai come fine.
Giornali, magazine e manifesti per strada hanno segnato la sua storia, entrando a far parte del suo linguaggio in modo significativo.
Tra gli 800 scatti in mostra, il famoso manifesto Jesus Jeans ‘Chi mi ama mi segua’, Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e moltissime altre, ma anche le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo.
Anche decine di ritratti di personalità che hanno “cambiato il mondo”, come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni ‘70 in poi. E ancora, il progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità, con oltre 10.000 ritratti.
LUOGO
Palazzo Reale – Milano
0059 – MAGNUM PHOTOS – Colors | Places | Faces – Armani / Silos – Milano
Fino al 6 novembre 2022
Giorgio Armani inaugura negli spazi di Armani/Silos Magnum Photos – Colors, Places, Faces: un racconto composito e multiforme che riflette, attraverso un caleidoscopio di visioni, una combinazione unica di arte, giornalismo e narrazione.
Curata da Giorgio Armani in collaborazione con Magnum Photos, la mostra restituisce una prospettiva eclettica attraverso lo sguardo di dieci fotografi internazionali e i rispettivi modi di intendere la fotografia.
Artisti ancora attivi o scomparsi, uniti dal desiderio di esplorare la realtà e di renderne, in forma di immagine, suggestioni ed emozioni. Lo spettro è ampio: dalla Cina di Christopher Anderson, indagata nei volti invece che nelle architetture, alla Dubai di Olivia Arthur, vista nello sguardo di un naufrago tornato dopo cinquant’anni in una città che da villaggio è divenuta megalopoli; dal Marocco di Bruno Barbey, racconto lungo di un paese che si è sottratto alla modernità, alla New York di Werner Bischof, ritratta a colori attraverso scatti che ne immortalano il dinamismo; dalle architetture intese come spazi sociopolitici di René Burri, ai litorali visti come luoghi di confine tra terra e acqua di Harry Gruyaert; dalla pungente dissezione del vivere inglese di Martin Parr, a Tokyo e Venezia ritratte da Gueorgui Pinkhassov attraverso scatti rubati e angolazioni impreviste; dall’Iran dipinto nella sua quotidianità da Newsha Tavakolian, all’America Latina e i Caraibi a tinte sature di Alex Webb.
LUOGO
ARMANI / SILOS
Via Bergognone 40, Milano
https://www.armanisilos.com/it/mostra/magnum-photos-colors-places-faces/
0058 – VIVERE IN ALTO. Uomini e montagne dai fotografi di Magnum – Caldes | Trento
Fino al 09 Ottobre 2022
William Blake scriveva “Grandi cose si compiono quando gli uomini e le montagne si incontrano”. Una frase che condensa al meglio il legame sempre esistente fra la dimensione umana e quella naturale della montagna.
Da questa considerazione si è sviluppato il progetto espositivo “Vivere in alto. Uomini e montagne dai fotografi di Magnum. Da Robert Capa a Steve McCurry”.
Tematica cardine sarà il rapporto fra le persone e le montagne. Protagonista assoluta sarà la montagna osservata, vissuta e raccontata dai grandi interpreti dell’Agenzia Magnum Photos.
Verranno raccolte circa 100 fotografie che esploreranno vari aspetti di questo rapporto uomo-natura permettendo così di fornire uno spaccato completo di questa relazione.
Fotografie di Steve McCurry, Inge Morath, Susan Meiselas, Ferdinando Scianna e molti altri ancora.
LUOGO
Castel Caldes
Borgo Castello, 38022 Caldes
Trento
0057 – LUXARDO E IL CINEMA – Lecco
Fino al 31 luglio
L’esposizione, promossa dal Comune di Lecco, SiMUL – Sistema Museale Urbano Lecchese e Fondazione 3M, celebra l’artista noto per essere il fotografo delle dive e dei divi di Cinecittà tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Elio Luxardo si afferma come autore di documentari, imparando molto dal padre fotografo. Quando, nel 1932, si trasferisce a Roma, si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia col sogno di diventare regista. Insofferente della disciplina, abbandona però la scuola per entrare nello studio del fotografo Sem Bosch e ne rileva quasi subito l’attività affermandosi rapidamente come ritrattista.
Nel suo atelier di via del Tritone 197 Luxardo sperimenta un particolare uso delle luci che si rivelerà fortemente innovativo per il mondo della fotografia, ma che in realtà l’autore aveva imparato sui set cinematografici, applicando un sistema di luminosità che valorizzava i volti e li rendeva particolarmente plastici.
È così che Luxardo fa emergere le caratteristiche di ognuno dei suoi soggetti – dallo sguardo, alla postura, al sorriso – e predilige le riprese in cui il volto o il corpo occupano lo spazio in diagonale, così da trasmettere un senso di plasticità. Ed è proprio grazie a questa capacità di sintesi nella ricerca della bellezza che i ritratti del cinema di Luxardo conservano una loro attualissima classicità.
Tutte le opere esposte in “Elio Luxardo e il cinema” provengono dall’archivio fotografico della Fondazione 3M, istituzione culturale permanente di ricerca e formazione e proprietaria di uno storico archivio fotografico di oltre 110 mila immagini provenineti dalla storica azienda fotografica italiana Ferrania e da una serie di donazioni e acqusizioni.
LUOGO
Torre Viscontea
Piazza XX Settembre, 3
LECCO
0056 – ROLLING STONES – Milano
Fino al 21 di luglio
Alla vigilia del concerto dei Rolling Stones a Milano del 21 giugno, s’inaugura il 20 di giugno all’Union Fade di Milano, in via Morgagni 31, una mostra fotografica dedicata al mitico gruppo londinese e alla libertà, la freschezza, la seduzione e la creatività dell’abbigliamento di quel giovane pubblico che assistette ad uno dei concerti rock più importanti in assoluto: “Rolling Stones Hyde Park 1969”.
Questa è la prima di una serie di mostre dedicate allo stile e alla moda di quegli anni. In mostra saranno presenti 50 fotografie in bianco e nero inedite di medio formato dell’Archivio Ferraina. Tutte rigorosamente stampate in analogico.
La mostra è visitabile dal 20 di giugno al 21 di luglio presso Union Fade, via Morgagni, 31 a Milano.
I giorni e gli orari di visita sono dal martedì al sabato dalle 10:00 alle 20:00, il lunedì dalle 15:00 alle 20:00
LUOGO
Union Fade Store
via Morgagni, 31 – Milano
0055 – NEWTON, RIVIERA – Principato di Monaco
Dal 17 giugno 2022 al 13 novembre 2022
Il titolo della mostra dedicata a Helmut Newton circoscrive chiaramente una geografia, quella della Costa Azzurra a Bordighera, in Italia, che Helmut Newton ha fotografato dagli anni ’60 fino alla sua morte nei primi anni 2000. Newton, Riviera è quindi un pretesto per esplorare l’opera di un grande fotografo del ‘900 in modo diverso, attraverso immagini ormai famose, come altre raramente presentate al pubblico.
Questo periodo che va dal 1981 al 2004 (data della sua morte) è uno dei più prolifici e, senza dubbio, il più libero della sua carriera. Monaco ha offerto a Newton un’ambientazione originale per le sue fotografie di moda. Ha utilizzato i cantieri della città come set per le campagne di haute couture e il garage del suo edificio per diverse serie di moda.
A Monaco, Newton si è finalmente dilettato con il paesaggio – genere fotografico a cui non si era avvicinato fino ad allora – e ha sviluppato una delle sue serie più personali, “Yellow Press”, immagini strane, di un glamour inquietante, ispirate alle scene del crimine.
Sebbene la mostra Newton, Riviera sia particolarmente interessata a questo periodo, ricorda anche gli antichi legami di Newton con la Riviera. Così, attraverso 280 fotografie, si può intuire un Newton solare con uno sguardo insieme ironico e affascinato da uno stile di vita elegante e disinvolto, un mondo di apparenze e finzioni, di cui è stato attore e testimone privilegiato.
LUOGO
Nouveau Musée National di Monaco
VILLA SAUBER
17, avenue Princesse Grace, 98000 Monaco
https://www.nmnm.mc/
0054 – ROBERT DOISNEAU ALL’ARA PACIS – Roma
Fino al 04 settembre 2022
Lo scorso 28 maggio è stata inaugurata una retrospettiva, a cura di Gabriel Bauret, sul celebre fotografo francese, le cui immagini sono provenienti dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge.
Insieme a Henri Cartier-Bresson, Doisneau è considerato uno dei padri fondatori della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada. Con il suo obiettivo cattura la vita quotidiana degli uomini e delle donne che popolano Parigi e la sua banlieue, con tutte le emozioni dei gesti e delle situazioni in cui sono impegnati.
In mostra sono esposte oltre 130 stampe ai sali d’argento in bianco e nero, provenienti dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge. È in questo atelier che il fotografo ha stampato e archiviato le sue immagini per oltre cinquant’anni, ed è lì che si è spento nel 1994, lasciando un’eredità di quasi 450.000 negativi.
La mostra è articolata in 11 sezioni.
Che si tratti dunque di fotografie realizzate su commissione o frutto del suo girovagare liberamente per Parigi, vediamo delinearsi uno stile impregnato di una particolare forma mentis, che traspare anche nei suoi scritti e nelle didascalie delle foto; uno stile che mescola fascino e fantasia, ma anche una libertà d’espressione non lontana dal surrealismo. La moltitudine di personaggi e storie che popolano l’opera di Doisneau si traduce in un atteggiamento artistico e in una filosofia di vita. Se lo stile è l’uomo, come dice Georges-Louis Leclerc de Buffon, allo stesso modo la fotografia di Doisneau si identifica con alcuni dei suoi soggetti per esprimere una sorta di inquietudine o malinconia.
L’opera di Doisneau è infatti espressione di uno sguardo empatico, che diventa persino teneramente partecipe quando fotografa innamorati e bambini.
LUOGO
ARA PACIS – Roma
Museo dell’Ara Pacis, Spazio espositivo
https://www.arapacis.it/node/1011035
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0053 – BRYAN ADAMS Exposed – Milano
Fino al 9 luglio 2022, da Leica Galerie Milano, in via Giuseppe Mengoni 4 (angolo piazza Duomo), una mostra celebra il talento di Bryan Adams, rocker tra i più acclamati a livello globale, che negli ultimi vent’anni si è costruito una solida fama come fotografo che lo ha portato a firmare l’edizione 2022 del Calendario Pirelli e a ritrarre personalità quali la Regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Per l’appuntamento milanese, gli scatti di Bryan Adams si concentrano su protagonisti del mondo dello spettacolo, della musica, della moda e dell’arte, da Amy Winehouse a Ben Kingsley, da Kate Moss a Mick Jagger, da Pink a Lindsay Lohan, da Morrissey a Michael Jackson a molti altri ancora.
Ai tradizionali ritratti in studio si contrappongono quelli meno convenzionali che testimoniano il rapporto di grande complicità che Adams è riuscito a instaurare con i suoi modelli – sono spesso amici di lunga data – e a scavare nella natura più intima delle celebrità.
In ogni immagine si percepisce la forte presenza del fotografo; l’obiettivo della macchina fotografica di Bryan Adams non crea una barriera tra sé e la persona ritratta; la sua grande capacità è proprio quella di superare la distanza e abbracciare idealmente il soggetto.
LUOGO
Leica Galerie Milano,
via Giuseppe Mengoni 4 – Milano
0052 – GUIDO HARARI – REMAIN IN LIGHT – Ancona
Dal 2 giugno al 9 ottobre 2022
Guido Harari Remain in light è la prima mostra antologica del grande fotografo, allestita in un suggestivo percorso espositivo nella Mole Vanvitelliana, con oltre 300 fotografie, installazioni e filmati originali, proiezioni e incursioni musicali, un’audioguida per tutti con narrazioni in prima persona, un set fotografico e incontri con l’autore. La mostra illustra tutte le fasi della eclettica carriera di Guido Harari: dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa, fino all’affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all’altro – editoria, pubblicità, moda, reportage – privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.
LUOGO
Mole Vanvitelliana, Sala Vanvitelli Banchina
Giovanni da Chio, 28, Ancona
https://www.mostraguidoharari.it/
0051 – VIVIAN MAIER INEDITA – Torino
Fino al 26 giugno 2022
Ancora un mese per visitare presso le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino la mostra di Vivian Maier (1926-2009), una delle massime esponenti della cosiddetta street photography.
Fin dal titolo, Inedita, l’esposizione si prefigge di raccontare aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica di Vivian Maier, approfondendo nuovi capitoli o proponendo lavori finora inediti, come la serie di scatti realizzati durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova, nell’estate del 1959.
La mostra fotografica presenta oltre 250 scatti di Vivian Maier, artista nota sulla scena internazionale a partire dal 2007, quando il suo corpus fotografico è stato scoperto a pochi anni dalla morte, avvenuta nel 2009. L’esposizione si sviluppa intorno ai temi ricorrenti nella produzione della fotografa americana, principalmente la strada e la vita che animava i quartieri popolari in Europa e negli Stati Uniti, documentando i cambiamenti sociali del proprio tempo. Sguardi, gesti, espressioni, colori e infanzia si intrecciano nel percorso espositivo, che in occasione dell’allestimento nelle Sale Chiablese dei Musei Reali vedrà la presentazione al pubblico di un repertorio inedito di scatti realizzati dall’artista proprio a Torino nel 1959, oltre a una presentazione di oggetti personali di Vivian Maier.
LUOGO
Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino
Piazza Reale, 1 – Torino (TO)
https://museireali.beniculturali.it/events/vivian-maier-inedita/
0050 – FOTOGRAFE! Dagli Archivi Alinari a oggi – Firenze
Dal 18 giugno al 2 ottobre 2022
Un nuovo e ambizioso progetto espositivo che ha per protagoniste assolute le fotografe di ieri e di oggi e che unisce le sale delle due sedi ospitanti in un unico itinerario, ricco e suggestivo, che affianca opere originali degli Archivi Alinari a produzioni contemporanee.
Un ricco percorso espositivo con opere originali di Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Lucia Moholy, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, Bettina Rheims, per citarne solo alcune, che si confrontano con le produzioni di dieci giovani autrici italiane, Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari, rappresentanti della più giovane generazione, nata dopo il 1980, che va affermandosi in questi anni sia sul piano nazionale che su quello internazionale.
Partendo dagli esiti della ricerca negli Archivi Alinari, il progetto espositivo crea un percorso che intreccia e ripropone in maniera sincronica una storia che dalla fotografia delle origini attraversa il Novecento e arriva ai nostri giorni, affiancando i primi procedimenti fotografici alle sperimentazioni contemporanee. La mostra non segue quindi un andamento cronologico, ma è costruita per analogie, differenze, suggestioni, per temi e generi, primo tra tutti il ritratto fotografico, mettendo insieme in un unico percorso fotografie e fotografe nate in epoche, luoghi e contesti sociali diversi: l’intento è non tanto e non solo la ricerca di uno specifico e quanto mai ipotetico ‘sguardo femminile’, quanto l’individuazione della centralità di alcune personalità – spesso sottostimate – nello sviluppo della ricerca fotografica sin dai suoi albori.
LUOGO
Sedi: Firenze: Villa Bardini, Forte Belvedere
https://www.alinari.it/it/news/mostra-fotografe
0049 – GIANNI BERENGO GARDIN – L’occhio come mestiere – Roma
Fino al 18 settembre 2022
Il racconto si snoda lungo un percorso di oltre 150 fotografie, tra le più celebri, le meno conosciute, fino a quelle inedite: un patrimonio visivo unico, dal dopoguerra a oggi, caratterizzato dalla coerenza nelle scelte linguistiche e da un approccio “artigianale” alla pratica fotografica.
Dalla Venezia delle prime immagini alla Milano dell’industria, degli intellettuali, delle lotte operaie; dai luoghi del lavoro (i reportage realizzati per Alfa Romeo, Fiat, Pirelli, e soprattutto Olivetti) a quelli della vita quotidiana; dagli ospedali psichiatrici (con Morire di classe del 1968), all’universo degli zingari; dai tanti piccoli borghi rurali alle grandi città; dall’Aquila colpita dal terremoto al MAXXI in costruzione fotografato nel 2009.
Attraverso un percorso fluido e non cronologico, la mostra offre una riflessione sui caratteri peculiari della ricerca di Berengo Gardin: la centralità dell’uomo e della sua collocazione nello spazio sociale; la natura concretamente ma anche poeticamente analogica della sua “vera” fotografia (non tagliata, non manipolata); la potenza e la specificità del suo modo di costruire la sequenza narrativa, che non lascia spazio a semplici descrizioni dello spazio ma costruisce naturalmente storie.
LUOGO
MAXXII – Museo Nazionale delle art del XXI secolo
ROMA
https://www.maxxi.art/
0048 – TOKYO REVISITED – Daido Moriyama con Shomei Tomatsu – Roma
Fino al 16 ottobre 2022
Tokyo è una delle città cosmopolite più affascinanti del mondo, offre un’infinità e una ricchezza di fonti di ispirazione per la creazione artistica. La fotografia, sopratutto la street photography, rappresenta la sua espressione più originale grazie a nomi famosi come Daido Moriyama e il suo maestro Shomei Tomatsu, da sempre impegnati nell’esplorazione delle situazioni della società giapponese del dopoguerra e della sua evoluzione contemporanea.
Tomatsu lavora attivamente catturando scene socialmente e politicamente coinvolgenti. Moriyama, da parte sua, ama immergersi nella gioia e nell’entusiamo prodotti dalla società del consumo. Tutti e due gli artisti però sono accomunati dal trattare la fotografia più come un modo di vivere che come un genere artistico.
I visitatori sono invitati a “rivisitare” Tokyo fisicamente, connettendola con la realtà romana: una città in bilico tra l’eterna negoziazione con le sue rovine storiche, e proiezioni futuristiche per il domani.
LUOGO
MAXXII – Museo Nazionale delle art del XXI secolo
ROMA
https://www.maxxi.art/
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0047 – SOME GRIEF SHOWS MUCHOF LOVE – A STORY OF CONTRASTS – Firenze
Fino al 7 giugno
Ingresso libero alla mostra temporanea
Ancora oggi, a distanza di quasi sessant’anni dalla sua uscita nelle sale, Romeo e Giulietta (1968), il capolavoro di Franco Zeffirelli tratto dall’immortale tragedia shakespeariana, continua a esercitare sugli spettatori un fascino immutato.
La presente mostra offre ai visitatori la possibilità di addentrarsi all’interno di spazi contrastanti, tra immagini esclusive di repertorio, dando loro modo di rivivere momenti chiave del capolavoro di Zeffirelli, ripercorrendo tematiche universali quali il desiderio di pace, l’amore contrastato e il suo travagliato, ma inesausto contrapporsi alle convenzioni e ai dettami della società dell’epoca.
L’esposizione Some Grief Shoes Much of Love è un mostra a cura degli studenti del Master of Arts in Museum Studies di Marist-Istituto Lorenzo de’ Medici, per il corso di Museums and the Public II
La mostra sarà visibile al pubblico dal martedì alla domenica dalle ore 10,00 alle ore 18,00 nel cortile interno della Fondazione Zeffirelli.
LUOGO
Fondazione Franco Zeffirelli
Piazza San Firenze – Firenze
https://www.fondazionefrancozeffirelli.com/lista-eventi/some-grief-shows-much-of-love-a-story-of-contrasts/
0046 – LO SGUARDO RESTITUITO – Brescia
Fino al 24 luglio
Il percorso espositivo, suddiviso in undici sezioni, si apre con quella in cui tutti gli scatti, siano quelli di Audrey Hepburn di Gian Paolo Barbieri o degli amici al mare di Franco Vaccari o del pugile che evidenzia la sua forza, vedono il soggetto assumere posizioni o atteggiamenti studiati e scelti per sottolineare alcuni aspetti legati alla situazione o alla sua personalità e prosegue con quella che si focalizza sulla rappresentazione eterea e raffinata della donna, molto in voga a partire dagli anni venti del secolo scorso.
Il ritratto è lo strumento per suggellare il ruolo sociale dell’individuo o per celebrare i “miti di carta” della nuova società di massa. Ecco allora personaggi quali Marilyn Monroe, Mao Zen Dong, Marlene Dietrich, Ernesto Che Guevara, Sofia Loren e Cary Grant, immortalati da grandi autori quali Jousuf Karsh, Philippe Halsman, Elisabetta Catalano che, con i loro attenti studi sulle luci e le ombre, fanno risaltare la potenza drammatica dei volti.
Ma fuori dai miti c’è la vita, che la fotografia cattura donando a tutti un sogno d’immortalità. Nel corso dei decenni migliaia di fotografi di documentazione sociale e di informazione, quali Walker Evans ed Edward Steichen, hanno fotografato uomini e donne del proprio tempo, cogliendo in essi i segni della fatica, della sofferenza, della determinazione, della voglia di vivere e di amare.
Il volto è la superficie su cui affiorano sentimenti ed emozioni, ma anche la maschera dell’io che nasconde il mistero dell’essere. Muovendosi nell’ambito di una fotografia sperimentale di ricerca, autori quali Man Ray, Paolo Gioli, Desirée Delron, Loretta Lux, hanno parlato della dimensione universale dell’uomo, dando voce alla sua condizione esistenziale.
La mostra si completa con la sezione dedicata ai selfie, forma di narcisismo contemporaneo che si è sviluppato nell’epoca della fotografia digitale e degli smartphone.
LUOGO
Museo di Santa Giulia
Via dei Musei 81 Brescia
https://www.bresciamusei.com/evento/lo-sguardo-restituito/
0045 – WESTON. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi – Brescia
Fino al 24 luglio
Il Museo di Santa Giulia a Brescia ospita la mostra WESTON. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi, uno degli appuntamenti più attesi della stagione fotografica italiana e fiore all’occhiello del programma della quinta edizione del Brescia Photo Festival.
L’esposizione riunisce per la prima volta le fotografie di Edward Weston, dei figli Brett e Cole, e della nipote Cara.
L’esposizione si configura come un racconto di esperienze artistiche che attraversa oltre un secolo di fotografia, di storia e di immagini di un mondo in costante cambiamento.
Il percorso, allestito al Museo di Santa Giulia, presenta 80 opere dei quattro fotografi, 40 del solo Edward, tra cui i maggiori capolavori: dai ritratti plastici ai nudi che esaltano forme e volumi, dalle dune di sabbia agli oggetti trasformati in sculture, sino ai celebri vegetable – peperoni, carciofi, cavoli – e le conchiglie riprese in primissimo piano.
Spesso direttamente paragonata alla pittura e alla scultura, la fotografia di Edward Weston è l’espressione di una ricerca ostinata di purezza, nelle forme compositive come nella perfezione quasi maniacale dell’immagine. L’autore indaga gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore visive degli elementi stessi della natura.
LUOGO
Museo di Santa Giulia
Via dei Musei 81 Brescia
https://www.bresciamusei.com/evento/weston/
0044 – STEVE MCCURRY – CIBO – Marina di Ventimiglia
Fino al 4 settembre 2022
Marina di Ventimiglia ospita la grande mostra fotografica “Cibo” di Steve McCurry.
L’esposizione, curata da Biba Giacchetti su progetto di Sudest57, raccoglie 70 scatti che raccontano il cibo come fonte di vita, socializzazione, affetto familiare e rassicurazione, ma anche del rapporto tra umanità e terre impervie, spingendosi in luoghi torturati da guerre o calamità naturali, senza però dimenticare il rigoglio dei mercati e la bellezza della natura.
L’occhio di McCurry ci guida ancora una volta all’interno di un viaggio immersivo e ricco di suggestioni, che testimonia come il cibo resti un elemento centrale per il genere umano e l’espressione diretta di culture e territori.
LUOGO
Forte dell’Annunziata
Corso G. Verdi 41
http://www.oltreilcibo.it
0043 – HANS GEORG BERGER. The learning photographer – Milano
Fino al 16 luglio ’22
La 29 Arts in Progress Gallery di Milano ospiterà per la prima volta una mostra delle opere dell’artista intitolata ’The learning photographer’. Riunisce più di 30 sofisticate fotografie in bianco e nero stampate ai sali d’argento su carta baritata che cercano di raccontare la storia della sua vita e della sua carriera oltre l’ordinario.
Le opere in mostra ripercorrono una carriera lunga cinquant’anni a partire dagli anni Settanta e a seguire la sua carriera – tra cui Un Amour Photographique – una serie che racconta il rapporto fotografico e intellettuale tra Berger e lo scrittore francese, fotografo Hervé Guibert.
La mostra è accompagnata da un libro d’arte in edizione limitata firmato personalmente dall’artista e impreziosito dall’aggiunta di un’opera d’arte originale. Il volume è stato pubblicato dalla 29 Arts in Progress gallery in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano (MUSEC) e contiene riproduzioni accurate di settantacinque fotografie – alcune delle quali inedite – accompagnate da testi e materiale poetico dei famosi scrittori e figure che hanno circondato la vita dell’artista.
LUOGO
29 Arts in Progress Gallery
Via San Vittore 13 – 20123 Milano
https://29artsinprogress.com/
0042 – DIA-LOGO – Renata Petti e Ljdia Musso – Caserta
Fino al 5 giugno
Il progetto espositivo dia-logo presenta le opere fotografiche di Renata Petti e Ljdia Musso, due donne, due artiste che si confrontano sia in termini di linguaggio che quelli generazionali e di formazione. La scelta del titolo frazionato in dia-logo presuppone un dialogo e un attraversamento della psiche femminile e della rappresentazione esteriore del sentirsi donna.
Due approcci diversi alla forma fotografica, sia in termini di scelta che di rappresentazione.
La Petti sperimenta il rapporto con l’identità profonda, l’io subconscio e la dimensione dell’energia sempre in movimento, dove la forma è in divenire costante nello spazio e nella luce.
Ljdia Musso sceglie la rappresentazione esteriore, carica di espressionismo, inondata di luce. dove gli elementi completativi come il velo o altro, non sono che l’effetto per raggiungere lo scopo rappresentativo e dove, anche una sfera di luce, serve ad aumentare la rappresentazione dell’io esteriore che si offre agli altri come catarsi personale.
LUOGO
Spazio n° 7, Via Vico n° 7 – Caserta
Info: 320.967.63.56
E-mail: luigiambrosio336@gmail.com
0041 – WORLD PRESS PHOTO 2022 – Roma
Fino al 12 Giugno
Il Palazzo Delle Esposizioni di Roma ospita, fino al 12 giugno, in anteprima nazionale, le 122 foto finaliste della 65esima edizione del World Press Photo 2022, il più prestigioso concorso internazionale dedicato al fotogiornalismo. La rassegna è ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam.
LUOGO
Palazzo delle Esposizioni
https://www.palazzoesposizioni.it/
0040 – NICK UT. FROM HELL TO HOLLYWOOD – Milano
Fino al 31 maggio – Ingresso Gratuito
A Milano, per la prima volta in Italia, è proposta la mostra antologica del reporter Nick Ut, premiato nel 1973 con il Pulitzer, nel cinquantenario della “Napalm Girl”, l’immagine simbolo della guerra del Vietnam – è uno degli scatti più famosi della storia della fotografia –. La mostra ripercorre attraverso sessantuno immagini i cinquantuno anni di carriera del noto fotoreporter dell’Associated Press. L’appuntamento espositivo, oltre agli orrori del conflitto vietnamita, offre un viaggio che tocca la modernità degli Stati Uniti, tra i luccichii di Los Angeles e una quotidianità popolata da homeless e da proteste cittadine, i ritratti glamour del jet set americano, da Sylvester Stallone a Litz Taylor, e una realtà fatta di poliziotti in azione e di elicotteri impegnati a spegnere gli incendi dolosi in California.
La mostra é aperta dal 7 al 31 maggio con i seguenti orari: lunedí – domenica ore 10.30-19.30.
LUOGO
PALAZZO LOMBARDIA
Via Galvani 27
https://eventi.regione.lombardia.it/it/from-hell-to-hollywood
0039 – OLIVIERO TOSCANI. 80 anni da situazionista – Bologna
Fino al 4 settembre 2022
A Palazzo Albergati di Bologna, Arthemisia presenta dall’8 aprile al 4 settembre 2022 la mostra Oliviero Toscani. 80 anni da situazionista a cura di Nicolas Ballario.
Una mostra che ripercorre la carriera del grande fotografo, oltre 100 fotografie mettono in scena la potenza creativa e la carriera di Oliviero Toscani attraverso immagini più e meno note.
“80 Anni da situazionista” è il titolo che è stato scelto proprio questa grande retrospettiva, non solo per celebrare la vocazione di Toscani, ma anche per gli 80 anni che il fotografo ha compiuto proprio poche settimane fa.
Toscani mediante la fotografia ha fatto discutere il mondo su temi come il razzismo, la pena di morte, l’AIDS, la guerra, il sesso, la violenza, l’anoressia e molto altro. Ci saranno tutte le sue campagne più famose in mostra, quelle che hanno scosso l’opinione pubblica attraverso affissioni e pagine di giornali, ma anche un Toscani meno conosciuto, come quello dei primissimi anni.
Dunque tra i lavori in mostra il famoso manifesto Jesus Jeans ‘Chi mi ama mi segua’, Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e moltissime altre, ma anche le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo.
In mostra anche decine di ritratti che hanno “cambiato il mondo”, come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni ‘70 in poi. E ancora, una sala è dedicata al progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità, con oltre 10.000 ritratti.
LUOGO
PALAZZO ALBERGATI
Via Saragozza 28 Bologna
0038 – ELLIOTT ERWITT 100 FOTOGRAFIE – Milano
Dal 27 maggio 2022 al 16 ottobre 2022
L’esposizione celebra uno dei più importanti fotografi del Novecento attraverso una selezione di 100 scatti in bianco e nero e a colori, da quelli ironici e surreali a quelli romantici, dai ritratti delle celebrità e dei bambini alle immagini dei viaggi e delle metropoli. Il percorso espositivo ripercorre l’intera carriera dell’autore americano e offre uno spaccato della storia e del costume del Novecento, attraverso la sua tipica ironia pervasa da una vena surreale e romantica, che lo ha identificato come il fotografo della commedia umana.
L’obiettivo di Erwitt ha spesso colto momenti e situazioni che si sono iscritte nell’immaginario collettivo come vere e proprie icone; è il caso dello scatto con Nixon e Kruscev a Mosca nel 1959, talmente efficace che lo staff del presidente degli Stati Uniti se ne appropriò per farne un’arma nella sua campagna elettorale, dell’immagine tragica e struggente di Jackie Kennedy in lacrime dietro il velo nero durante il funerale del marito, o ancora di un giovane Arnold Schwarzenegger in veste di culturista durante una performance al Whitney Museum di New York.
Grande ritrattista, Erwitt ha immortalato numerose personalità che hanno caratterizzato la storia del XX secolo, dai padri della rivoluzione cubana, Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara, in una rara espressione sorridente, ai presidenti americani che ha fotografato dagli anni cinquanta fino a oggi. In questa galleria di personaggi un angolo particolare è riservato a Marilyn Monroe, forse la stella del cinema più fotografata di tutti i tempi, colta sia in momenti privati e intimi sia nei momenti di pausa sui set dei film.
Uno dei temi ricorrenti nella carriera di Erwitt è quello dei bambini che ha amato e con i quali ha sempre avuto un rapporto speciale. Sono immagini tranquillizzanti in cui i piccoli sono colti nella loro allegria, come la bambina di Puerto Rico o i ragazzini irlandesi fotografati per una campagna di promozione turistica. A questi scatti si affiancano quelli dedicati agli animali, in particolare ai cani, presi in pose il più delle volte buffe o che richiamano un atteggiamento antropomorfo d’imitazione dell’uomo.
Il percorso espositivo comprende anche le immagini che rivelano lo spirito romantico di Erwitt e che mostrano coppie d’innamorati che si scambiano momenti di tenerezza. Grande viaggiatore, infine, Elliott Erwitt ha documentato le società e le vicende della gente comune dei paesi che visitava come fotoreporter, dalla Francia alla Spagna, dall’Italia alla Polonia, dal Giappone alla Russia, ai numerosi scorci di vita delle metropoli americane.
LUOGO
MUSEO DIOCESIANO
Chiostri di Sant’Eustorgio – Piazza Sant’Eustorgio 3 – 20123 Milano
0037 – Photos! I capolavori della Collezione Julián Castilla: Cartier-Bresson, Doisneau, Capa, Man Ray e i più grandi fotografi del ‘900. – Bologna
Fino al 4 settembre 2022
Palazzo Albergati di Bologna ospita – dall’8 aprile al 4 settembre 2022 – per la prima volta in Italia, la straordinaria Collezione Julián Castilla con la mostra PHOTOS!
Alfred Stieglizt, Man Ray, Henri Cartier-Bresson, Vivian Meier, Robert Capa, André Kertèsz, Alberto Korda e Robert Doisneau, nonché fotografi spagnoli come Carlos Saura, Ramón Masats, Oriol Maspons, Isabel Muñoz, Cristina García Rodero o Chema Madoz e molti altri sono i protagonisti indiscussi, con i loro memorabili scatti entrati ormai nell’immaginario collettivo come fermo-immagine del secolo scorso, di un viaggio imperdibile nella storia della fotografia.
Un accostamento di oltre 70 opere, di grandi maestri spagnoli e internazionali, che rendono l’esposizione bolognese unica al mondo.
Considerata una delle collezioni private più importanti d’Europa, appartenente a Julián Castilla, noto collezionista d’arte spagnolo, copre più di un secolo di arte fotografica, dalla nascita della fotografia moderna all’inizio del XX secolo a quella attuale del XXI secolo. Una narrazione che passando per la creazione dell’Agenzia Magnum e lo sviluppo del fotoreportage, dall’evoluzione della fotografia di moda, al racconto del presente, si confronta oggi con le sfide contemporanee nell’era digitale.
La maggior parte delle opere della sua collezione storica sono in bianco e nero. L’ultima fotografia, datata febbraio 2005, è degli artisti Christo e Jeanne-Claude, che ritraggono la loro monumentale installazione di 37 chilometri a Central Park, composta da un totale di 7.503 “porte” (pannelli di tessuto arancione).
LUOGO
Via Saragozza 28 Bologna
0036 – DAVID LACHAPELLE. I BELIEVE IN MIRACLES – Milano
Fino al 11 settembre 2022
Da oggi, fino all’11 settembre, arriva a Milano David Lachapelle con una nuova mostra “I Bilieve in Miracles”, quale risultato di un percorso di ricerca artistica che dura da una vita e che racconta un David LaChapelle inedito e, per certi versi, inaspettato.
Con questo nuovo progetto, curato da Reiner Opoku e Denis Curti, insieme allo studio LaChapelle, il Museo delle Culture ospita un percorso espositivo che mette infatti al centro uno sguardo critico sull’animo umano, indagato nelle sue pieghe fatte di gioie, dolori, solitudini, passioni, insicurezze e ideali. L’uomo e il rapporto con sé stesso, l’uomo nell’ambiente circostante e nella società umana, l’uomo nella Natura. Una visione personalissima che il Mudec ha scelto di presentare attraverso l’allestimento di questa retrospettiva dell’artista, portando uno strumento ulteriore di riflessione antropologica sul presente.
In mostra oltre 90 opere – tra grandi formati, scatti site-specific, nuove produzioni e una video installazione – che si dipanano in un racconto fluido e ricchissimo di suggestioni, attraverso la personalissima visione dell’artista di una fotografia ‘gestuale’, che è strappo sul presente e ‘alert’ per il futuro a venire.
Luogo
MUDEC – Museo delle Culture
via Tortona 56, Milano
0035 – SEBASTIAO SALGADO _ ALTRE AMERICHE – Otranto (BA)
Dal 20 maggio 2022 al 2 novembre 2022
Il 20 maggio inizia la mostra di Sebastião Salgado “ALTRE AMERICHE” nelle sale del Castello Aragonese di Otranto. Curata da Lélia Wanick Salgado, promossa dal Comune di Otranto e organizzata da Contrasto, resterà visitabile fino al 2 novembre 2022.
Una mostra finora inedita in Italia, Altre Americhe è il primo grande progetto fotografico realizzato da Sebastião Salgado, quando dopo anni di vita in Europa, decise di tornare a conoscere e riconoscere la sua terra, il Brasile e l’American Latina. Munito di una macchina fotografica, nei numerosi viaggi compiuti tra il 1977 e il 1984, ha percorso un intero continente cercando di cogliere, nel suo bianco e nero pastoso e teatrale, l’essenza di una terra e la ragione di una lunga tradizione culturale. Il risultato è un corpus di immagini di grande forza che evoca il valore di un continente, la sua economia, la sua religiosità e la persistenza delle culture contadine e indiane.
Come ha affermato Salgado stesso, “quando ho cominciato questo lavoro, nel 1977, […] il mio unico desiderio era ritornare a casa mia, in quella amata America Latina […]. Armato di tutto un arsenale di chimere, decisi di tuffarmi nel cuore di quell’universo irreale, di queste Americhe latine così misteriose, sofferenti, eroiche e piene di nobiltà. Questo lavoro durò sette anni, o piuttosto sette secoli, per me, perché tornavo indietro nel tempo”.
La mostra di Otranto mostra 65 opere di tre diversi formati che trasmettono tutta l’intensità e la teatralità degli scatti dell’artista. La mostra è accompagnata da un libro pubblicato da Contrasto.
Luogo
Otranto
Castello Aragonese
Piazza Castello
Per Info: 0836 210094
0034 – UN SET ALLA MODA. UN SECOLO DI CINEMA ITALIANO TRA FOTOGRAFIE E COSTUMI – Alessandria
Fino al 30 Giugno 2022
Alessandria e Palazzo Cuttica aprono le loro porte alla mostra “Un set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi” a cura di Domenico De Gaetano direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
L’anima più autentica del cinema italiano: la storia, le fotografie e gli abiti degli intramontabili divi del grande cinema tornano in scena nella mostra Un set alla moda, a cura di Domenico De Gaetano direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Diciassette costumi e settanta suggestive fotografie di set realizzate dal «fotografo delle dive» Angelo Frontoni (Roma, 1929-2002) si intrecciano in un percorso espositivo che è un viaggio a ritroso che parte dal cinema muto di inizio Novecento, quando Torino era la Hollywood italiana ed erano gli stessi registi a supervisionare i costumi, per poi approdare al cinema sonoro e all’epoca d’oro di Cinecittà, delle pellicole d’autore di Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini e della commedia all’italiana, da Dino Risi a Roberto Benigni.
Le foto di scena traghettano il visitatore dentro il set, alla scoperta del lavoro che sta dietro ad un ciak, agli accessori e ai dettagli che hanno contribuito a creare la fortuna, ad esempio, del kolossal Cabiria negli anni dieci del Novecento, così come, in tempi più recenti, il fascino di dive intramontabili come Claudia Cardinale, Sophia Loren e Silvana Mangano.
Luogo
Alessandria
Palazzo Cuttica – Via Parma 1
0033 – ART & GLAMOUR MAGAZINE
Il 26 marzo esce il numero 1 della rivista Art & Glamour, una realtà editoriale italiana che ha lo scopo di mettere a nudo la bellezza con il potere della fotografia.
Ma non solo. Leggere l’attualità, le tendenze, le persone con un obiettivo diverso dal consueto.
Ecco l’intento dell’editore di Art&Glamour, bimestrale appena nato per iniziativa di Donatella Bellicchi.
Il titolo della testata riprende la definizione anglosassone con cui ci si riferisce alla foto erotica. Eros come passione, vitalità, energia ma altresì esortazione a uscire dalla zona grigia, dai limiti posti convenzionalmente. Con raffinatezza, con classe, con il senso del glamour, appunto.
“Ho varato questo progetto dopo un percorso da imprenditrice, prima e da influencer successivamente. Proprio avvicinandomi alla fotografia, davanti e dietro l’obiettivo, mi sono resa conto del suo potere espressivo e ho maturato il desiderio di raccontarlo in un magazine che possa unire fotografi professionisti e foto amatori” – spiega l’editore, che ha una fortissima propensione al dialogo con il femminile.
“Il progetto è nato inizialmente per le donne, per spingerle ad esprimersi oltre le convenzioni, a osare. Non a caso il mio profilo Instagram si chiama Unruly lady. Non certo per uno spregio di ogni regola, ma provocatoriamente per inneggiare a una libertà troppo spesso espressa a voce ma negata nei fatti”.
Art&Glamour ha assoldato una serie di professionisti di provata esperienza -e di fama- nel mondo della fotografia e dell’editoria: Simone Angarano e Luca De Nardo, cacciatori di emozioni con il gusto di catturare l’essenza di anime e corpi, rivestono il ruolo di Direttori artistici;
Simone DI Matteo, autore e scrittore, noto al grande pubblico per aver partecipato a Uomini e Donne e Pechino Express;
Giulia Brunello, già fashion coordinator per griffe di rilievo mondiale, creatrice di collezioni di moda, al fine di seguire styling e tendenze.
L’arte è quella del racconto: visivo, emozionale, erotico, quotidiano.
Con l’intento di creare una community che annoveri l’immenso mondo dei foto amatori, italiani e internazionali.
Dal 26 marzo, la rivista sarà in vendita presso le edicole più esclusive o acquistabile online su Amazon.
0032 – IO, LEI, L’ALTRA – Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste – Trieste
Fino al 26 giugno 2022
“Io, lei, l’altra – Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste”, ripercorre, attraverso novanta opere, la fotografia degli ultimi cento anni e permette di valutare la nuova concezione della donna e il suo ruolo attraverso una successione di straordinarie immagini da Wanda Wulz a Cindy Sherman, da Florence Henri a Nan Goldin.
Il ritratto e l’autoritratto fotografico sono una testimonianza straordinaria del difficile processo di affermazione di sé e della conquista di una nuova identità sociale da parte delle artiste donne nel Novecento e nei primi anni del nuovo secolo. I ritratti e gli autoritratti sono luoghi di confronto, ma anche di conflitto fra espressioni diverse dell’identità. A forme convenzionali di rappresentazione si contrappongono nuovi modi di esprimere la propria personalità; i ruoli consolidati della rappresentazione della donna, le pose ripetitive mutuate dai ritratti tradizionali cedono spazio a modalità di espressione inedite.
Da modella al servizio di un artista la donna si trasforma in figura attiva e creativa. Ai ritratti eseguiti da uomini – come Man Ray, Edward Weston, Henry Cartier-Bresson, Robert Mapplethorpe, solo per citare alcuni dei fotografi presentati in mostra – si accostano ritratti e autoritratti di donne artiste e fotografe, tra cui Wanda Wulz, Inge Morath, Vivian Maier, Nan Goldin, Cindy Sherman, Marina Abramović.
Il rapporto fra soggetto e autore della foto contribuisce alla stratificazione dei significati e arricchisce le possibilità di interpretazione. Se l’intuito ci porta a pensare che le autorappresentazioni offrano un’immagine dell’autore più autentica rispetto ai ritratti eseguiti da altri, le opere raccontano una storia spesso diversa in cui le donne dimostrano di saper imporre la propria personalità a colui che sta dall’altra parte dell’obiettivo; allo stesso tempo i fotografi rivelano una straordinaria capacità nell’interpretare il carattere di chi sta loro di fronte. Leonor Fini, la marchesa Luisa Casati, Meret Oppenheim si servono dell’obiettivo dei colleghi uomini per esprimere tutto il loro fascino e la loro forza seduttiva. Florence Henri, Francesca Woodman e Nan Goldin al contrario, puntano su di sé l’obiettivo della macchina fotografica per rivelare a loro stesse e a chi le osserva aspetti celati della propria personalità, mettendo in scena, in alcuni casi, le proprie debolezze.
LUOGO
Magazzino delle Idee, Trieste
Io, Lei, l’Altra. Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste
0031 – JAMES BARNOR – Accra / London – A Retrospective – Lugano (Svizzera)
Chiude il 31 luglio 2022
Il MASI Lugano in collaborazione con Serpentine, Londra, presenta, dal 13 marzo al 31 luglio 2022, la più ampia retrospettiva mai dedicata al fotografo James Barnor (Accra, Ghana, 1929, vive e lavora a Londra). Nella sua lunga carriera, che abbraccia sei decenni e due continenti, Barnor è stato un testimone visivo straordinario dei cambiamenti sociali e politici del suo tempo – dall’indipendenza del Ghana alla diaspora africana fino alla vita della comunità africana londinese. Muovendosi con agilità tra luoghi, culture e i generi più diversi – dal fotogiornalismo ai ritratti in studio, dalla fotografia documentaria a quella di moda e lifestyle – il fotografo anglo-ghanese si è sempre distinto per il suo sguardo potentemente moderno e il suo approccio pionieristico.
Nonostante egli abbia influenzato generazioni di fotografi in Africa e nel mondo, la sua opera è stata riscoperta e valorizzata solo di recente. “James Barnor: Accra/London – A Retrospective” presenta una selezione di più di 200 lavori dal vasto archivio personale di Barnor, tra cui numerose immagini inedite. Oltre ad opere vintage, ristampe e documenti originali, in mostra ci saranno anche copertine di riviste e dischi, con un’attenzione particolare per i decenni 1950-1980.
Il percorso espositivo è articolato intorno ai nuclei e momenti chiave nell’opera di Barnor – dagli inizi ad Accra ai soggiorni londinesi – e si snoda come un racconto cronologico attraverso le sale storiche di Palazzo Reali. Con la retrospettiva dedicata a Barnor, il MASI Lugano apre la stagione espositiva 2022 nel segno della continuità, confermando la sua costante attenzione per la fotografia contemporanea e storica, coltivata a Lugano da oltre mezzo secolo.
LUOGO
MASI Lugano, Palazzo Reali
Lugano (Svizzera)
https://www.masilugano.ch/
0030 – HENRI CARTIER-BRESSON – Cina 1948-49 | 1958 – Milano
Chiude il 3 luglio 2022
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Henri Cartier-Bresson e riunisce un eccezionale corpus di fotografie e documenti di archivio del fotoreporter francese: oltre 100 stampe originali insieme a pubblicazioni di riviste d’epoca, documenti e lettere provenienti dalla collezione della Fondazione HCB.
Un excursus senza precedenti che racconta due momenti-chiave nella storia della Cina: la caduta del Kuomintang e l’istituzione del regime comunista (1948-1949) e il “Grande balzo in avanti” di Mao Zedong (1958).
Un momento importante nella storia del fotogiornalismo mondiale, vissuto attraverso il personale approccio del maestro Cartier-Bresson, il quale per primo evidenzia – attraverso l’occhio del suo obiettivo – temi importanti del cambiamento nella storia contemporanea cinese, riuscendo a presentare al mondo occidentale anche aspetti tenuti nascosti dalla propaganda di regime come lo sfruttamento delle risorse umane e l’onnipresenza delle milizie.
Il 25 novembre 1948 la rivista “Life” commissiona a Henri Cartier-Bresson un reportage sugli “ultimi giorni di Pechino” prima dell’arrivo delle truppe di Mao. Il soggiorno, previsto di due settimane, durerà dieci mesi, principalmente nella zona di Shanghai.
Cartier-Bresson documenterà la caduta di Nanchino, retta dal Kuomintang, e si troverà poi costretto a rimanere per quattro mesi a Shanghai, controllata dal Partito Comunista, per lasciare infine il Paese pochi giorni prima della proclamazione della Repubblica Popolare Cinese (1° ottobre 1949).
Uno stile unico in grado di cogliere l’immediatezza e la veridicità dell’«Istante decisivo». In questa prospettiva l’uso del bianco e nero nelle sue fotografie gli permette di evidenziare la forma e la sostanza della realtà. Ogni suo scatto è così in grado di cogliere la contemporaneità delle cose e della vita.
LUOGO
Mudec – Museo delle Culture
via Tortona 56, Milano
0029 – 230 CAPOLAVORI FOTOGRAFICI DEL MoMA a Camera – Torino
Chiude il 26 giugno
I più grandi capolavori della storia della fotografia arrivano dal MoMA di New York a Torino. Dal 3 marzo al 26 giugno Camera – Centro Italiano per la fotografia ospita, per la prima volta in Italia, la mostra «Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York». Una selezione di oltre 230 scatti della prima metà del XX secolo di 121 artisti, nomi leggendari, ma anche autori meno conosciuti, che hanno ridefinito i canoni della fotografia facendole assumere un ruolo centrale nello sviluppo delle avanguardie di inizio secolo.
Decenni particolari che spinsero il collezionista svizzero Thomas Walther a raccogliere, tra il 1977 e il 1997, le migliori opere fotografiche prodotte in questo periodo riunendole in una collezione unica al mondo, acquisita dal MoMA nel 2001 e nel 2017. La mostra nasce dalla collaborazione fra il Jeu de Paume di Parigi, il Masi di Lugano e Camera, dove è possibile vedere per l’ultima volta in Europa le opere prima che tornino negli Usa.
LUOGO
Camera – Camera – Centro Italiano per la fotografia
0028 – MONFEST 2022 FOTOGRAFIA – Biennale di Fotografia – Casale Monferrato (AL)
Chiude il 22 giugno 2022
La prima edizione del MonFest, la nuova Biennale internazionale di fotografia, promossa dal Comune di Casale Monferrato, a cura di Mariateresa Cerretelli, è iniziata lo scorso 25 marzo 2022 e chiuderà il prossimo 12 giugno 2022
Ambizioni internazionali, forte coinvolgimento del territorio monferrino e confronto tra le arti, rappresentano i maggiori tratti distintivi del nuovo Festival, che manifesta una capacità di programmazione non del tutto usuale, confermata già dall’individuazione dei temi delle prime tre edizioni: nel ’22 l’obiettivo è puntato sulla Fotografia, il paesaggio e le sue architetture naturali o simboliche, nel ‘24, il tema è quello della Fotografia e letteratura, nel ’26, Fotografia, tra teatro cinema e danza.
Durante la Biennale di Fotografia, sono previste 13 mostre
https://www.comune.casale-monferrato.al.it/MonFest2022-Mostre
0027 – MAURIZIO GALIMBERTI. Uno sguardo sulla nostra storia – Milano
Chiude il 1 maggio 2022
Trenta immagini di grande formato realizzate da Maurizio Galimberti attraversano la storia del Novecento grazie ai volti di Martin Luther King, Giovanni Paolo II, Nelson Mandela, Madre Teresa di Calcutta e dei tanti protagonisti che animarono gli episodi cruciali e drammatici del secolo appena trascorso. In questo appuntamento espositivo curato da Denis Curti, il noto Instant Artist offre una personale interpretazione con la sua tecnica del mosaico di quegli scatti che appartengono ormai alla memoria collettiva.
La mostra è aperta dall’1 marzo all’1 maggio con i seguenti orari: martedì-domenica ore 10-18.
LUOGO
MUSEO DIOCESANO CARLO MARIA MARTINI
Piazza Sant’Eustorgio 3
0026 – ROBERT CAPA – Fotografie oltre la guerra – Abano Terme (PD)
Chiude il 5 giugno 2022
il lavoro di Robert Capa non si limitò solo esclusivamente a testimoniare eventi drammatici, ma spaziò anche in altre dimensioni non riconducibili alla sofferenza della guerra. Proprio da qui prende avvio questo progetto espositivo a Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme che vuole esplorare parti del lavoro di questo celebre fotografo ancora poco conosciute.
Un progetto che pone l’attenzione proprio su reportage poco noti di Capa, una mostra per scoprire la sua fotografia lontano dalla guerra.
La mostra esplora il suo rapporto con il mondo della cultura dell’epoca con ritratti di celebri personaggi come Picasso, Hemingway e Matisse, mostrando così la sua capacità di penetrare in fondo nella vita delle persone immortalate.
Al contempo vi sarà una sezione dedicata ai suoi reportage dedicati a film d’epoca. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale è l’attrice svedese ad introdurre Capa sul set del Notorius di Alfred Hitchcock, dove si cimenta per la prima volta in veste di fotografo di scena.
Nell’arco di pochissimi anni Capa si confronta con mostri sacri del calibro di Humphrey Bogart e John Houston; immortala la bellezza di Gina Lollobrigida e l’intensità di Anna Magnani.
Maturerà poi la scelta, congeniale alla sua sensibilità e all’oggetto privilegiato della sua ricerca artistica, di confrontarsi con i grandi maestri del neorealismo. Straordinarie dunque le immagini colte sul set di Riso Amaro, con ritratti mozzafiato di Silvana Mangano e Doris Dowling.
LUOGO
VILLA BASSI
Abano Terme
0025 – PIER PAOLO PASOLINI. Non mi lascio commuovere dalla fotografia – GENOVA
Chiude 13 marzo 2022
Pier Paolo Pasolini è stato probabilmente l’intellettuale più scomodo, acuto e controverso del secondo Novecento italiano. Scrittore, opinionista, giornalista e regista, ha dispiegato il suo pensiero in una moltitudine di opere e documenti e il suo lascito intellettuale lo rende una delle figure cardine del dibattito culturale nazionale e internazionale del secondo dopoguerra.
A ridosso del centenario della sua nascita (Bologna, 1922) la mostra vuole ricordare la figura di Pier Paolo Pasolini e le varie esperienze culturali della sua carriera, attraverso una diversa chiave di lettura: la fotografia. Pasolini è stato infatti fotografato molte volte durante la sua carriera artistica, e molti di questi scatti sono divenuti ormai immagini iconiche del poeta. La mostra presenta un lungo e appassionato lavoro di ricognizione fotografica sui ritratti di Pasolini e metaforicamente il suo volto, la sua pelle, la sua figura diventano lo spazio privilegiato per comprenderne la poetica. Dall’infanzia e dalla giovinezza, e in particolare dal periodo friulano, fino alle ultime fotografie scattate da Dino Pedriali nel 1975, anno della morte, il progetto espositivo si dipana in un percorso cronologico che permette, attraverso le immagini e gli altri documenti che le accompagnano, di comprendere la poetica, l’impegno sociale, le scelte letterarie di Pier Paolo Pasolini.
LUOGO
ARTELIER – PALAZZO DUCALE
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
0024 – FERDINANDO SCIANNA – NON CHIAMATEMI MAESTRO – MILANO
Chiude il 22 gennaio
Primo italiano ammesso nel 1982 alla Magnum, introdotto da Cartier Bresson nella leggendaria agenzia fondata da Robert Capa e da Cartier-Bresson stesso. Basterebbe questo per far capire l’ossimoro di “Non chiamatemi maestro”, il titolo della mostra di Ferdinando Scianna (Bagheria, Sicilia, 1943) in programma a STILL Fotografia (Via Zamenhof 11, Milano) dal 27 ottobre 2021 al 22 gennaio 2022. Il percorso, curato da Fabio Achilli e Denis Curti, presenta 50 immaginiche raccontano, attraverso molte delle sue fotografie più iconiche (dai viaggi in Spagna, America Latina, New York, Parigi alla sua amata Sicilia), la carriera di questo grande artista contemporaneo, noto anche per la sua non comune perizia narrativa e per l’abilità nella nobile arte dell’aforisma. Navigare tra le sue frasi, così come tra le sue fotografie, è un viaggio appassionante: “Le mie immagini, e non soltanto quelle siciliane, sono spesso molto nere. Io vedo e compongo a partire dall’ombra. Il sole mi interessa perché fa ombra. Immagini drammatiche di un mondo drammatico”.
LUOGO
STILL Fotografia
Via Zamenhof 11, Milano
0023 – RUTH ORKIN. LEGGENDA DELLA FOTOGRAFIA – Bassano del Grappa (VI)
Chiude il 2 maggio
Leggendaria figura di fotoreporter ma anche cineasta americana, autrice assieme al marito Morris Engel del lungometraggio indipendente “Il piccolo fuggitivo” premiato con il Leone d’Argento al Festival di Venezia del 1953, Ruth Orkin (1921-1985) è una delle figure di spicco della fotografia del Novecento.
Realizzata dai Musei Civici di Bassano del Grappa in collaborazione con diChroma Photography, la mostra Ruth Orkin. Leggenda della fotografia intende celebrare l’opera di questa pioniera del fotogiornalismo nel centenario della sua nascita. Dopo Bassano del Grappa (unica tappa italiana), l’antologica inizierà un tour europeo ed è attesa a San Sebastian, in Spagna, e a Cascais, in Portogallo.
LUOGO
GALLERIA CIVICA
Piazza Garibaldi, 34
36061 Bassano del Grappa (VI)
https://www.museibassano.it/mostra/ruth-orkin
0022 – SABINE WEISS. LA POESIA DELL’ISTANTE – VENEZIA
Chiude il 23 ottobre 2022
Unica fotografa donna del dopoguerra ad aver esercitato questa professione così a lungo e in tutti i campi della fotografia – dai reportage ai ritratti di artisti, dalla moda agli scatti di strada con particolare attenzione ai volti dei bambini, fino ai numerosi viaggi per il mondo – Sabine Weiss, che ha potuto partecipare attivamente alla costruzione di questo percorso espositivo, aveva aperto i suoi archivi personali, conservati a Parigi, per raccontare, per la prima volta in maniera ampia e strutturata, la sua straordinaria storia e il suo lavoro.
Gli scatti esposti, tra i quali diversi inediti – come la serie dedicata ai manicomi, realizzata durante l’inverno 1951-1952 in Francia nel dipartimento dello Cher, e rimasta parzialmente inedita fino ad oggi – ripercorrono insieme a diverse pubblicazioni e riviste dell’epoca l’intera carriera di Weiss, dagli esordi nel 1935 agli anni ’80.
Luogo
La Casa dei Tre Oci
https://www.treoci.org/it/2013-02-05-10-08-35/in-programmazione/588-sabine-weiss-la-poesia-dell-istante
0021 – FOTOZENTRUM – IL MUSEO DELLA FOTOGRAFIA – WINTERTHUR – ZURIGO (Cantone Zurigo)
Per gli amanti della fotografia come forma d’arte, il Fotozentrum di Winterthur è una destinazione da non mancare.
E’ il centro di competenza leader per la fotografia e per l’arte basata sulla fotografia in Svizzera. Si annovera fra gli Art Museums of Switzerland: dieci musei di categoria mondiale che si situano al più alto livello per gli amanti dell’arte.
Sulla base della produzione fotografica di nomi noti nonché di giovani talenti, l’istituzione affronta i temi della contemporaneità e collega la storia della fotografia al suo futuro. Il Fotomuseum Winterthur esplora il mondo fotografico nella sua ampia varietà. Le opere di fotografia artistica, applicata e culturale vengono inserite in contesti significativi e le loro caratteristiche sono discusse in maniera critica.
0020 – NESSUNO ESCLUSO. CHRISTIAN TASSO – ROMA
Fino al 16 gennaio 2022
Approda per la prima a volta a Roma, dopo aver emozionato pubblico e critica a Ginevra, Milano e Venezia, Nessuno Escluso, la mostra fotografica di Christian Tasso.
In esposizione una selezione delle fotografie di medio e grande formato, realizzate in pellicola e sviluppate manualmente, che indagano la diversità con uno sguardo lontano dalla retorica e dal pietismo.
E’ un viaggio in quindici paesi del mondo di relazioni umane e di profondissimo rispetto verso l’altro – un rispetto che forse solo l’arte sa esprimere.
I suoi scatti in bianco e nero raccontano storie e situazioni in cui la diversità è una grande risorsa, totalmente integrata nel contesto sociale in cui le persone vivono.
Luogo
Palazzo Merulana – Roma
Dal mercoledì alla domenica
Dalle 12 alle 20 (ultimo ingresso alle 19)
0019 – RAYMOND DEPARDON. LA VITA MODERNA
Fino al 10 aprile 2022
Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain presentano “La vita moderna”, mostra personale del fotografo e cineasta francese Raymond Depardon. Nato nel 1942 in Francia è considerato uno dei più grandi nomi della fotografia e del cinema. Il ricco percorso espositivo, appositamente ideato dall’autore per Triennale Milano e concepito con la partecipazione dell’artista Jean-Michel Alberola con la scenografa Théa Alberola, riunisce trecento fotografie, due film e tutti i libri monografici pubblicati. Nel suo viaggiare attraverso i vari Paesi del mondo, Depardon indirizza il suo sguardo umanista, in città come in campagna, per rivelare ogni paesaggio come il luogo di una esperienza umana, senza cercare l’istante decisivo, preferendo il reale al sensazionale.
La mostra è aperta dal 15 ottobre 2021 al 10 aprile 2022 con i seguenti orari: martedì-domenica ore 11-20 (ultimo ingresso ore 19).
Luogo
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6
di Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica dalle 11:00 alle 20:00
0018 – ATM ARCHIVIO STORICO – 3000 FOTOGRAFIE STORICHE – MILANO – ONLINE
La prima sezione dell’Archivio Storico pubblicata online è quella fotografica: le immagini raccontano la storia di ATM e dei trasporti pubblici milanesi attraverso i mezzi, le sedi aziendali, le persone, lo sviluppo del territorio e la vita dei cittadini. Una selezione che testimonia la ricchezza del patrimonio storico aziendale e la volontà di renderlo accessibile al pubblico e che verrà progressivamente arricchita.
3.000 FOTOGRAFIE ONLINE
https://archiviostorico.atm.it/atm-web/